Era l'estate 2007 e finalmente dopo vari “lavoretti” sottopagati
se non pagati affatto, ero riuscita ad accalappiarmi un lavoro decente e
soprattutto discretamente retribuito. La prima cosa che feci fu quella di
andare in agenzia di viaggi e regalarmi un bel viaggio a New York, ma arrivata
lí mi accorsi che i prezzi erano troppo alti per il mio budget e cosí
“ripiegai” su Londra, piú vicina ed “economica”.
Fin da piccola sono sempre
stata attratta dalla cultura anglosassone, ho sempre avuto piccole manie tipo
bere tazze di tea su tea, guardare film in lingua originale, leggere libri e
giornali in lingua inglese, corrispondere – sí alla mia “epoca” si spedivano
ancora le lettere ;) - con amici di penna inglesi, americani, canadesi …
Insomma ho sempre avuto una forte attrazione verso il mondo anglosassone,
in un certo senso me la sono portata da me, datosi che a casa mi chiamano
l'inglesina vista la mia pelle bianco-latte e le lentigini.
Appena misi piedi in quel di Londra, é stato colpo di fulmine e
da lí passai 3 anni a dividermi tra viaggi su e giú per l'Inghilterra, e atroci
dubbi sul da farsi: se trasferirsi a vivere in UK o rimanere in Italia.
Quando sono partita avevo 29 anni e molti mi dicevano che ero
“vecchia” per provarci. “Queste cose si fanno da ragazzi, tu vai per i 30!”
Il 2010 mi dette una scrollata decisa, e cosí decisi
di imbarcarmi in questa avventura:
l'ok mi faccio solo un 6 mesi, fu il motto che mi accompagnó fino al Natale,
quando pure lí al bivio sul che fare o che non fare, mi dissi: “ok rimango
altri 6 mesi”, e cosí sono andata avanti per altri 6 mesi e altri 6 mesi ancora
…
All'inizio volevo andare a vivere a Manchester ma il mancuniano
mi incuteva un poco di ansia, cosí sono andata a vivere a Londra, poi c'é stata
la fase del 2011 dove volevo andare a vivere a Oxford – cittadina che amo! -
peró alla fine dopo qualche test ho capito che non era aria e sono rimasta a
Londra.
Londra é un mondo a se, quando
dici Londra dici un paese dentro un altro paese, perché Londra non é l'Inghilterra. Finché non ci vai a vivere in pianta
stabile non lo capisci questo
concetto, ti dici ma no come é possibile? Invece Londra é diversa, poco british
molto cosmopolita. Ma come, c'é il rito del te? C'é la regina? C'é questo e
quello … é tutta una facciata, una bella facciata, sotto invece c'é una cittá
che non dorme mai, che corre come pazzi, dove ognuno pensa per sé, e devi stare
al passo suo se no rimani indietro perché nessuno aspetta nessuno. Una cittá
capace di darti tanto, tantissimo ma anche di chiederti molto.
Una cittá fatta di pesante
commuting, di grandi parchi, tanto shopping, di “finti” ricchi, una grande
cittá dove passi nel giro di qualche fermata di tube da quartieri belli e
ricchi a quartieri popolari e degradati. Londra non smette mai di stupirti,
tutti vengono qui e tutti ripartono da qui, conosci uno oggi e domani sei al
suo party di arrivederci, e poi
si va avanti e conosci altra gente, e altra gente la saluti.
Tutto cambia alla velocitá della luce.
Tutti sono qui per “sfondare”, per ottenere quello che
non hanno trovato a casa loro, Londra alcune volte mi sembra un aeroporto,
gente che va e gente che viene. Poi ti siedi al parco e tutto cambia, tutto
rallenta, un attimo prima correvi fuori dalla metropolitana e ora sei sdraiato
con le cuffie all'orecchio e una bibita in mano. Londra dove ognuno parla il
suo d'inglese, con il suo accento e non ti senti scema a sentire la tua calata
italiana.
Londra dove i mezzi di
trasporto ti spellano, ma fai la spesa al supermercato con poco. Londra dove
c'é sempre qualcosa da fare e da vedere, dove i musei piú belli sono gratis e
anche per un solo caffé ci si siede e rilassa.
Londra dove non piove poi cosí tanto, dove l'ombrello lo uso quasi mai, e dove non
stendi in giardino pure che ce l'hai, perché da un momento all'altro puó
piovere e nessuno é in casa per ritirarti i panni!
Londra dei cookies di Ben mangiati sul bus al ritorno dal
lavoro, del tieniti sulla destra mentre sei sulla scala mobile, delle volpi che
urlano come pazze durante la stagione dell'amore, e dei pezzi di calcare
giallognoli che galleggiano nella tazza del tea ma a cui non ci fa piú caso.
Londra che arrivi lí pensando che sia un punto di arrivo, un posto dove mettere
le tende, e dopo un tot di anni ti ritrovi a pensare che magari puó essere un
trampolino per andarsene altrove.
Londra che all'inizio mi vergognavo a chiedere un foglio di
carta perché sheet é molto simile a shit! E i primi tempi con il un inglese
arrugginito sbagliare é facile, peró poi ci ridi su. Londra e il mio primo
giorno di lavoro con il suit di Primark da due soldi che mi prudeva, e che la
store manager ha subito notato e canzonato. Londra e il continuo spunto di idee
che ti da, e le sue giornate grige che si alternano a quelle dove la luce
invade tutto, e Londra dove i scoiattoli sono ovunque, e mangiano i tuoi
biscotti della colazione.
Londra é tante cose ed é impossibile dargli
un'etichetta sola, qui tutto va veloce e questi 3 anni sono passati in un
battito di ciglia fra risate, ansie, ripensamenti e obiettivi centrati. E a te
che sei in procinto di partire e venire a provarci qui ti consiglio
d'informarti bene prima di partire, di leggere e documentarti
molto sulla situazione reale economica/lavorativa del paese, perché molti
partono e arrivano qui con in testa tante storie frammentarie e vecchi miti di
una Londra di 30 anni fa, dove potevi permetterti di sbarcare e cercare lavoro
senza sapere una parola d'inglese, perché tanto nel giro di 1 giorno lo
trovavi!
La crisi c'é pure qui, si sente di meno perché qui
sanno re-inventarsi, sanno gestirsi meglio e la sanno prendere con stile, qui
sono sempre pronti a ripartire, a investire in altro. Ma credetemi, la
disoccupazione c'é anche in l'Inghilterra, qui non é Eldorado, o quella terra
promessa dove tutto si realizza in uno schiocco di dita. La realtá é che devi
sudare, insistere e credere molto in te stesso e nelle tue risorse perché la
competizione
specialmente qui a Londra é altissima e ti massacra, questo poi
accade soprattutto se non si é altamente specializzati in qualche settore o non
si parla la lingua inglese in modo fluente. Non partire per cercare fortuna qui
se non hai un'ottima conoscenza dell'Inglese, fatti un corso prima!
Per il resto io son romana, e per me vale sempre il motto che
dice: Roma non é stata costruita in un giorno!
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